Mediobanca convoca il patto sindacato il 4 giugno per l’OPS su Banca Generali
Un appuntamento cruciale per il wealth management italiano
Mediobanca ha fissato per martedì 4 giugno la riunione del patto di consultazione che raggruppa circa il 10 per cento del capitale. All’ordine del giorno figura la valutazione di una potenziale offerta pubblica di scambio su Banca Generali, ipotesi che da settimane anima il mercato finanziario. L’incontro, che si svolgerà a Milano nella sede di Spafid, è destinato a definire la posizione dei soci di lungo periodo sulla strategia di crescita guidata dall’amministratore delegato Alberto Nagel.
Le motivazioni industriali dell’operazione
L’eventuale OPS consentirebbe a Mediobanca di rafforzare il presidio nel private banking, segmento che già oggi vale quasi un terzo dei ricavi di gruppo grazie a CheBanca. L’integrazione con Banca Generali, controllata al 50,17 per cento da Assicurazioni Generali, creerebbe un campione nazionale da oltre 100 miliardi di masse gestite, con sinergie di costo e di ricavo stimate dagli analisti intorno a 150 milioni annui. L’offerta, secondo le indiscrezioni, dovrebbe prevedere solo carta Mediobanca, tutelando così la solidità patrimoniale senza ricorrere a cassa.
Il ruolo dei soci del patto e le reazioni di mercato
All’interno del patto spiccano Delfin con il 19,8 per cento, gli eredi Ferrero con il 2,7 e il gruppo Caltagirone con il 3,1. La coesione di questi azionisti sarà determinante per il via libera all’operazione, che richiederebbe comunque il placet di Banca d’Italia e di Ivass. In Borsa il titolo Mediobanca ha guadagnato oltre il 12 per cento da inizio anno, mentre Banca Generali ne ha segnato quasi 20, riflettendo le attese di premio implicitamente riconosciuto ai soci della controllata del Leone.
Contesto strategico e notizie recenti
A maggio Mediobanca ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio con un utile netto di 910 milioni, record storico, confermando il focus su wealth management e consumer banking. Banca Generali, dal canto suo, ha annunciato flussi netti per 2,9 miliardi nei primi quattro mesi, mantenendo la leadership nei servizi di advisory evoluta. Nel frattempo Assicurazioni Generali ha completato l’acquisizione di Conning negli Stati Uniti, segnale di un rafforzamento internazionale che potrebbe influire sulle considerazioni del Leone circa una cessione o una diluizione della quota nella banca private.
Quali prospettive
La riunione del 4 giugno potrà chiarire se l’OPS sarà formalizzata entro l’estate o se prevarrà la linea attendista. Se l’operazione andrà in porto, Mediobanca si confermerà pivot del consolidamento del risparmio gestito nazionale, mentre Banca Generali potrebbe beneficiare di sinergie operative e di una base clienti più ampia. In caso contrario, le attenzioni del mercato si sposteranno su possibili alleanze alternative, in un settore che resta centrale per la redditività degli intermediari italiani.