Orcel chiede chiarezza sul Golden Power per l’operazione Banco BPM
La posta in gioco per UniCredit
Il risiko bancario italiano si accende dopo che Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, ha sospeso l ipotesi di offerta pubblica di scambio su Banco BPM finché Palazzo Chigi non chiarirà l ambito di applicazione del Golden Power.
Per il banchiere l attuale incertezza normativa sugli asset strategici rende complicata la stima dei benefici di un integrazione che darebbe vita al secondo polo del credito nazionale. Il messaggio è diretto a Palazzo Chigi e ai mercati, già nervosi nelle ultime sedute.
Il contesto di mercato
Nel trimestre chiuso a marzo UniCredit ha riportato un utile netto di tre miliardi di euro, superando le attese e rafforzando la capacità di autofinanziamento di eventuali operazioni straordinarie. Banco BPM, dal canto suo, ha chiuso il periodo con profitti in crescita del 30 per cento grazie alla dinamica dei tassi.
L ipotesi di fusione tra i due istituti è tornata di attualità dopo che Crédit Agricole ha ridotto la partecipazione in BPM sotto il dieci per cento, apertura interpretata dagli analisti come segnale di disponibilità a un riassetto del settore. Anche BPER e MPS osservano l evoluzione, consapevoli che un eventuale matrimonio UniCredit BPM ridisegnerebbe la geografia del credito italiano.
Le variabili regolatorie
Precedenti recenti del governo
La legge sul Golden Power consente all esecutivo di bloccare operazioni ritenute lesive dell interesse nazionale in ambiti strategici, compresi i servizi bancari. Negli ultimi mesi il governo ha esercitato tale facoltà sull acquisto di partecipazioni in Telecom Italia e nell energia, segno di un approccio più rigoroso rispetto al passato.
Per Orcel la trasparenza sulle condizioni di esercizio dei poteri speciali diventerebbe elemento essenziale di valutazione del rischio. Se il perimetro non verrà chiarito prima dell estate, l amministratore delegato potrebbe dirottare risorse su buyback e distribuzione di dividendi, rimandando il consolidamento a tempi più favorevoli sul piano politico.
Prospettive e conclusioni
In assenza di un chiarimento rapido la tensione percepita sul listino potrebbe consolidarsi, penalizzando soprattutto Banco BPM che senza un partner rischia di restare esposta alle pressioni concorrenziali di gruppi esteri. D altro canto UniCredit dispone di capitale in eccesso e potrebbe guardare oltre confine, come testimoniato dall interesse espresso per asset in Europa centrale.
Se le regole verranno definite nei prossimi mesi il dossier potrà riaprirsi su basi più solide. Il mercato attende che una decisione su Golden Power non influenzerà solo un eventuale OPA ma determinerà il ritmo dell intero risiko bancario italiano, con effetti per investitori, occupazione e finanziamento alle imprese.