Banche europee verso ritorni oltre l’11% nel 2025: le evidenze del report Axiom AI
Obiettivi di redditività sempre più ambiziosi
Secondo quanto riportato da fonti di stampa, Axiom Alternative Investments stima che nel 2025 il settore bancario europeo potrà raggiungere un ritorno medio superiore all’11%. L’analisi tiene conto del perdurare di tassi d’interesse elevati, di bilanci irrobustiti negli ultimi anni e di una qualità del credito che, a oggi, resta sotto controllo. In particolare, l’asset manager francese segnala come il margine di interesse, già protagonista dei conti 2023, continui a essere il principale motore di crescita per il triennio 2023-2025. La redditività prospettica, unita a multipli di mercato ancora modesti, fa emergere un potenziale di rivalutazione che non passa inosservato agli investitori istituzionali.
Due titoli italiani ai vertici delle preferenze
Nel ventaglio delle banche analizzate, Axiom AI inserisce due istituti italiani fra i propri “top pick”. Le ragioni sono molteplici: da un lato, la forte capitalizzazione, dall’altro, una politica di distribuzione cedole che – complice l’elevato payout – potrebbe garantire rendimenti da dividendo superiori alla media europea. Il report sottolinea inoltre che i due player tricolori presentano coefficienti patrimoniali superiori ai requisiti di vigilanza, elemento che lascia spazio a ulteriori buy-back o aumenti del payout ratio senza compromettere la solidità. Resta, tuttavia, l’attenzione al rischio Paese, in particolare alla volatilità dei BTP, che rimane il principale driver di sensibilità per i bilanci bancari domestici.
Solidità patrimoniale e remunerazione degli azionisti
Axiom AI evidenzia come il CET1 del campione europeo si attesti su livelli che permettono alla quasi totalità degli istituti di proseguire con distribuzioni generose. Secondo il gestore, proprio l’allineamento tra dividendi cash e programmi di riacquisto azioni sarà la leva chiave per sostenere il ROE oltre la soglia dell’11%, creando un “cuscinetto” in grado di assorbire possibili deterioramenti del credito nel medio termine.
Contesto macro e sfide regolamentari
Sul fronte macroeconomico, la tenuta dell’inflazione core e le decisioni di politica monetaria della BCE restano variabili cruciali. Axiom AI ricorda che un eventuale taglio dei tassi più rapido del previsto potrebbe ridurre il margine netto d’interesse, mentre l’adozione definitiva di Basilea IV porterà a un aggiornamento dei requisiti patrimoniali dal 2025. Per il momento, tuttavia, la casa francese ritiene che il settore disponga di capitale in eccesso sufficiente ad assorbire l’impatto regolamentare.
Conclusioni: prospettive incoraggianti ma cautela d’obbligo
La fotografia scattata da Axiom AI conferma il buon momentum delle banche europee, sostenute da utili record e da valutazioni ancora appetibili. I due titoli italiani inseriti fra i preferiti beneficiano di una combinazione di rendimento potenziale, solidità patrimoniale e esposizione domestica che, nel 2025, potrebbe tradursi in ritorni a doppia cifra. Restano, tuttavia, i rischi legati a un eventuale rallentamento macro, all’evoluzione del costo del funding e alla perenne variabile dei crediti deteriorati. Per gli investitori, conclude il report, la selettività resta la chiave: puntare su modelli di business diversificati e bilanci ben capitalizzati si conferma la strategia più efficace per intercettare la ripresa strutturale del comparto bancario europeo.