Rialzo delle stime per Intesa Sanpaolo e UniCredit a cura di Fitch Ratings. Dopo la promozione dell’Italia il 19 settembre scorso, ora l’agenzia di rating ha deciso di premiare anche queste due banche con un upgrade dei rating e un outlook stabile.
Intesa Sanpaolo: promozione di Fitch su più fronti
Partendo dalla prima banca, Intesa Sanpaolo è stata promossa da Fitch Rating in diversi indicatori. Tra i principali, il Long-Term Issuer Default Rating (IDR), passato da “BBB” a “A-”, e il Viability Rating (VR), da “BBB” a “A-”.
Per intenderci, l’IDR misura la capacità della banca di rimborsare gli impegni finanziari a medio lungo termine (da cinque a dieci anni), mentre il VR mira a valutare quale sarebbe la situazione della banca se fosse completamente indipendente, senza fare affidamento su supporto esterno. Passare dall’ultimo gradino della categoria investment grade medio (BBB) al livello più alto indica che l’istituto è percepito come più solido, e con una maggiore capacità di far fronte ai propri impegni finanziari.
Secondo l’agenzia, il miglioramento di due notch (gradino) “riflette la combinazione del recente miglioramento del rating di lungo termine dell’Italia a BBB+ da BBB e l’eccezionale posizione di forza di Intesa Sanpaolo rispetto ai concorrenti domestici, posizione che è supportata dalla diversificazione di prodotti e ricavi e dallo status di flight to quality“, si legge in una nota.
A sua volta, il rating dei depositi a lungo termine (che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati) è stato portato da “BBB+” ad “A”, segno di una maggiore fiducia nella capacità della banca di onorare i depositi nel tempo. Allo stesso modo, il rating a breve termine (in questo caso, la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati nel breve periodo) è salito da F2 a F1, a indicare una più solida capacità di fronteggiare gli impegni nel immediato.
UniCredit: rating in rialzo e solidità confermata da Fitch
Passando invece a Unicredit, Fitch Ratings porta il suo Long-Term Issuer Default Rating (IDR) e il Senior Preferred Rating (ossia la probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred) a “A-”.
Altri indicatori mostrano un miglioramento simile: il Viability Rating è salito ad A-, mentre i rating relativi a depositi a lungo termine, Senior Non-Preferred, Tier 2 e Additional Tier 1 sono stati tutti aggiornati di un gradino. In breve, la banca gode di una forte capacità di rimborso del debito, maggiore fiducia sul mercato e solidità intrinseca.
Secondo Fitch, “la diversificazione geografica in economie performanti o in crescita e la fortissima capacità di assorbimento delle perdite collocano UniCredit in una posizione di forza eccezionale rispetto ai concorrenti nazionali, mentre la diversificazione sostiene anche la performance nel tempo“.
Cosa cambia per i possessori di certificate
Per chi detiene certificate legati a Intesa Sanpaolo e UniCredit, l’upgrade dei rating rappresenta senza dubbio una buona notizia. Un miglioramento del rating riduce la percezione del rischio, rendendo l’investimento più sicuro, poiché l’emittente gode di una maggiore affidabilità nel rispettare i propri impegni finanziari.
Inoltre, l’aumento del rating garantisce maggiore fiducia sul mercato e contribuisce a stabilizzare i prezzi dei certificate, rendendoli più interessanti sia per chi li possiede già sia per chi valuta nuovi investimenti. L’effetto principale è quindi una maggiore tranquillità per gli investitori.