Bitcoin sopra i 100mila dollari slancio di mercato e prospettive di crescita
Il superamento della soglia simbolica dei 100mila dollari da parte di Bitcoin riporta la criptovaluta al centro del dibattito finanziario globale. Dopo mesi di trend rialzista sostenuto da afflussi record nei fondi negoziati in borsa, la capitalizzazione di mercato di BTC ha oltrepassato i 2mila miliardi di dollari, superando aziende come Meta e fortificando la narrativa dell’oro digitale.
L’ascesa non è avvenuta nel vuoto. La stretta monetaria meno aggressiva della Federal Reserve, unita ai dati macroeconomici statunitensi in rallentamento, ha spinto molti investitori istituzionali a riconsiderare gli asset alternativi. In Europa, l’imminente piena applicazione del regolamento MiCA offre ulteriore legittimazione al settore, mentre a livello retail l’halving previsto per aprile alimenta aspettative di scarsità.
Fattori che spingono il prezzo di Bitcoin al nuovo massimo storico
Uno dei principali motori del rally è l’esplosione degli Exchange Traded Fund spot approvati a gennaio dalla Securities and Exchange Commission. Il prodotto di BlackRock, IBIT, ha accumulato oltre 15 miliardi di dollari in appena due mesi, drenando liquidità da GBTC di Grayscale ma ampliando la platea di investitori. Le commissioni ridotte e l’accessibilità tramite broker tradizionali hanno reso Bitcoin parte integrante di portafogli bilanciati, dal wealth management alle casse previdenziali.
Lato corporate treasury, MicroStrategy ha annunciato un’ulteriore emissione di obbligazioni convertibili per acquistare altri 500 milioni di dollari in BTC, portando il proprio tesoro digitale a oltre 200mila unità. Tesla, pur non avendo incrementato le riserve, beneficia indirettamente della rivalutazione del suo stock preesistente. Anche il processore di pagamenti PayPal ha riferito un aumento del volume cripto su PayPal USD, indice di un ecosistema che si espande.
Il ruolo di ETF e aziende nella nuova narrativa di adozione
Gli analisti di JPMorgan evidenziano come circa il 70 per cento dei flussi in ingresso provenga da nuove allocazioni, non da rotazioni interne al comparto. Ciò suggerisce che i prodotti regolamentati stiano abbattendo la barriera reputazionale che frenava i grandi capitali. Parallelamente, Coinbase ha registrato nel primo trimestre ricavi superiori alle attese di Wall Street proprio grazie alle commissioni sugli ordini istituzionali, confermando il trend.
Conclusioni e scenario per investitori e aziende
Se i modelli basati sul rapporto stock to flow ipotizzano un target compreso tra 180mila e 250mila dollari entro fine 2025, la volatilità resta un parametro imprescindibile. Regolamentazione statunitense ancora frammentaria, possibili strette fiscali e rischi geopolitici possono creare fasi di ritracciamento significative. Tuttavia, l’adozione di Bitcoin come asset strategico da parte di ETF, società quotate e clienti istituzionali suggerisce che i drawdown potrebbero essere percepiti sempre più come occasioni d’ingresso. Per chi guarda al lungo termine, la soglia dei 100mila dollari rappresenta un punto di partenza più che un traguardo definitivo.