BPER rompe gli indugi e rilancia l’offerta su Banca Popolare di Sondrio
La partita per il controllo di Banca Popolare di Sondrio entra nel vivo. BPER Banca, dopo settimane di indiscrezioni, ha deciso di alzare la posta mettendo sul tavolo una nuova proposta di acquisizione, più ricca e con tempi certi, destinata a trasformare i due istituti nel terzo polo bancario italiano per masse amministrate. Lo riferisce SondrioToday, citando fonti vicine al dossier.
L’offerta rivista: numeri e condizioni
l’istituto modenese ha annunciato l’aumento del corrispettivo dell’operazione, introducendo una componente aggiuntiva in denaro pari a un euro per ogni azione aderente. La nuova proposta prevede dunque un corrispettivo unitario composto da 1,450 nuove azioni Bper e un euro in contanti, portando il valore implicito a 10,53 euro per azione di BPS.
L’integrazione entro fine 2025, prevede sinergie operative stimate in 350 milioni annui.
Dettagli dell’operazione
La proposta, formalizzata al consiglio di amministrazione di Popolare di Sondrio, sostituisce quella di metà maggio che valorizzava la banca valtellinese 3,60 euro per azione. Oltre all’aumento di prezzo, BPER si impegna a mantenere il marchio locale, a preservare i livelli occupazionali e a distribuire dividendi in linea con il mercato nel triennio post-fusione. La governance prevista assegna quattro poltrone su dodici al territorio lombardo, mentre la capogruppo continuerà ad avere sede a Modena.
La strategia di BPER alla luce dei conti trimestrali
Il rilancio arriva all’indomani di risultati trimestrali record per BPER: utile netto a 442 milioni di euro, Cet1 al 13,7 per cento e cost/income in calo al 48 per cento. Numeri che, secondo gli analisti di Equita e Mediobanca, confermano la capacità dell’istituto di autofinanziare operazioni di crescita esterna. Il management guidato da Piero Luigi Montani punta a superare i 145 miliardi di attivi, avvicinandosi ai big Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Le possibili mosse della Popolare di Sondrio
Dal canto suo, Popolare di Sondrio, che ha chiuso il primo trimestre con un utile di 137 milioni e un Cet1 superiore al 15 per cento, prende tempo. Il presidente Francesco Venosta ha convocato un board straordinario per la prossima settimana, mentre i soci storici, tra cui Fondazione Cariplo e UnipolSai, valutano scenari alternativi, come la difesa dell’indipendenza o un accordo con Crédit Agricole, già partner assicurativo dell’istituto valtellinese.
Conclusioni: gli scenari di mercato
Se il Cda di Popolare di Sondrio dovesse accettare la proposta, l’operazione verrebbe lanciata a settembre, con il closing stimato entro l’estate 2025, subordinato alle autorizzazioni di BCE e Antitrust. In caso contrario, è probabile che BPER torni alla carica o che si apra un’asta tra i principali player esteri interessati ai 55 miliardi di attivi della banca valtellinese. Gli investitori, intanto, scommettono sulla partita: i titoli di entrambe le banche guadagnano oltre il 4 per cento a Piazza Affari.