Btp a 10 anni rendimento in calo ai minimi da dicembre cosa c’è dietro la frenata
Il mercato obbligazionario italiano torna sotto i riflettori: il Btp benchmark a 10 anni ha archiviato la terza settimana consecutiva di rialzi di prezzo, riportando il rendimento intorno al 3,70 per cento, il valore più basso dall’inizio di dicembre. Il calo, pari a circa mezzo punto percentuale rispetto ai massimi di marzo, si inserisce in un contesto di rinnovato ottimismo sulla traiettoria dei tassi europei e di stabilizzazione del premio per il rischio sovrano italiano.
Pressione in allentamento sul debito italiano
Gli operatori segnalano che la discesa dei rendimenti è stata innescata da dati macro più deboli nell’area euro, che hanno alimentato le aspettative di un primo taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea già a giugno. Contestualmente, il Tesoro ha confermato un calendario di emissioni ordinato, favorendo la percezione di minor offerta netta nelle prossime aste. Il differenziale fra Btp decennali e Bund tedeschi si è così ristretto a quota 135 punti base, livello che non si vedeva da gennaio, mentre il confronto con i Bonos spagnoli resta stabile intorno ai 30 punti.
Il ruolo dell’inflazione e della politica monetaria
L’inflazione core dell’eurozona, scesa al 2,9 per cento annuo, rappresenta il principale catalizzatore della correzione dei rendimenti. Il governatore della Banca dItalia Panetta ha ribadito che un sentiero di disinflazione credibile consentirà alla BCE di ridurre il costo del denaro senza compromettere la stabilità finanziaria. Le banche italiane, da Intesa Sanpaolo a UniCredit, hanno beneficiato del clima più disteso, con i titoli in progresso a Piazza Affari grazie alla prospettiva di plusvalenze sul portafoglio titoli di Stato.
Domanda estera e aste primarie
Secondo i primary dealer, l’interesse degli investitori asiatici e statunitensi per la carta italiana è tornato ai livelli del 2021. Le ultime riaperture del Btp a 10 anni hanno registrato un rapporto di copertura superiore a 1,5, mentre il recente collocamento del Btp Valore dedicato al retail ha raccolto otto miliardi di euro, alleggerendo la pressione sulle aste tradizionali di medio-lungo termine.
Prospettive e impatti sullo spread
Il ritorno del rendimento decennale sotto il 4 per cento potrebbe proseguire se i mercati confermeranno un ciclo di allentamento monetario graduale. Fitch ha mantenuto il rating dell’Italia a BBB con outlook stabile, riconoscendo gli sforzi sul fronte fiscale, mentre S&P Global pubblicherà la propria revisione a fine aprile. Un eventuale miglioramento dell’outlook da parte delle agenzie potrebbe spingere lo spread verso quota 120 punti base.
Conclusioni analitiche
Il calo del rendimento del Btp a 10 anni riflette un mix di aspettative su inflazione, politica monetaria e offerta di titoli più contenuta. Se la BCE avvierà i tagli come previsto e il governo confermerà la disciplina di bilancio, il debito italiano potrebbe continuare a beneficiare di premi al rischio ridotti, sostenendo anche il comparto bancario domestico. Tuttavia, eventuali sorprese sui dati di inflazione o tensioni geopolitiche restano i principali fattori di volatilità da monitorare nel secondo semestre.