Campari porta a termine il suo programma di buyback, acquistando oltre 7 milioni di azioni proprie e rafforzando così la propria strategia finanziaria e la posizione sul mercato.
Buyback Campari, oltre 30 milioni di azioni ora detenute
In un recente comunicato, Campari ha annunciato di aver portato a termine il programma di acquisto di azioni proprie destinato ai piani di incentivazione a lungo termine basati su strumenti finanziari. Si tratta del cosiddetto buyback, lo stesso programma adottato da altre grandi società, a partire dagli istituti bancari come Intesa Sanpaolo.
Durante il programma, la società ha acquistato complessivamente 7.033.285 azioni a un prezzo medio di 5,6325 euro per azione, per un controvalore totale di 39.615.012,19 euro. Nella nota, la società ha precisato che “aveva incaricato l’intermediario terzo UBS Europe di acquistare un numero massimo di azioni Campari pari a 8.000.000 e per un importo massimo complessivo pari a €40.000.000,00 nel periodo dal 30 ottobre 2024 al 12 novembre 2025“.
Campari ha concentrato gli acquisti in più tranche: il 22 settembre ha acquisito 182.350 azioni a 5,6018 euro ciascuna, per un totale di 1.021.488,23 euro; il 24 settembre, 100.000 azioni a 5,5823 euro, per un totale di 558.230,00 euro; e il 25 settembre, 135.000 azioni a 5,5467 euro per azione, per un totale di 748.804,50 euro.
Sempre la società precisa nel comunicato che “alla data odierna la Società detiene complessivamente 32.614.480,00 azioni proprie, pari al 2,65% del capitale sociale ordinario, e nessuna entità legale controllata da Campari detiene azioni Campari“.
L’evoluzione dei buyback negli ultimi mesi
L’ultimo atto del programma segue idealmente le precedenti operazioni di riacquisto, che si sono seguite nei giorni (e mesi) passati. Anche se con importi più bassi rispetto all’ultimo.
Per esempio, il 22 settembre Campari aveva comunicato l’acquisto, tra il 15 e il 19 settembre, di 247.135 azioni a un prezzo medio di 5,6552 euro, per un controvalore complessivo di 1.397.599,13 euro. Un importo simile a quello registrato a fine giugno, quando la società aveva acquisito, tra il 23 e il 27 giugno, 280.394 azioni al prezzo medio di 5,5750 euro, per un totale di 1.563.204,90 euro.
Diverso è il caso di metà settembre, quando Campani aveva comunicato di aver acquistato dal 8 al 12 settembre 2025 ben 1.371.141 azioni al prezzo medio di 5,7332 euro, per un controvalore complessivo di 7.861.042,77 euro.
Un andamento altalenante per certi versi, ma che testimonia comunque una strategia di gestione del capitale finalizzata sia a sostenere il valore delle azioni sia a consolidare la fiducia degli investitori, pur modulando i volumi in base alle condizioni di mercato.
Impatto per i possessori di certificate
Un programma di buyback è sempre importante per chi possiede certificate legati alle azioni Campari.
La riduzione del numero di azioni in circolazione tende infatti a sostenere il prezzo per azione, incidendo direttamente sul valore dei certificate. Allo stesso tempo, la maggiore stabilità e prevedibilità del mercato derivante dal buyback può tradursi in una riduzione della volatilità, offrendo una protezione aggiuntiva per i possessori degli strumenti finanziari collegati.
Inoltre, gli emittenti dei certificate possono aggiornare i parametri di riferimento per riflettere il nuovo numero di azioni e i prezzi medi del programma, garantendo un adeguamento coerente dei prodotti derivati.
In sostanza, il buyback non solo rafforza il capitale di Campari, ma conferisce anche ai possessori di certificate una maggiore sicurezza e trasparenza nell’andamento dei loro strumenti.