Corte statunitense dichiara illegali i dazi Trump vola la fiducia su Borse e dollaro
La Corte del Commercio Internazionale di Washington ha stabilito che una parte significativa dei dazi imposti nel 2018 per ragioni di sicurezza nazionale viola i termini previsti dal Trade Expansion Act. L ordinanza, non ancora definitiva ma immediatamente efficace, annulla i sovrapprezzi su centinaia di categorie fra cui componenti elettronici, acciaio e beni di consumo. La notizia ha innescato un rally globale spingendo gli indici azionari a nuovi massimi di novembre e rafforzando il dollaro.
La sentenza che cambia il quadro commerciale
La decisione arriva mentre i negoziati commerciali tra Washington e Pechino vivono una fase di tregua dopo l incontro fra i presidenti avvenuto a San Francisco. L eliminazione dei dazi ridurrebbe l inflazione importata e, secondo il Peterson Institute, potrebbe restituire circa nove miliardi di dollari l anno ai consumatori statunitensi. Per le imprese manifatturiere la misura alleggerirà la pressione sui costi energetici e sulle catene di fornitura.
Reazione dei mercati finanziari
Il verdetto ha spinto lo S and P 500 a un balzo del due per cento con forti acquisti su tecnologia e consumo discrezionale, mentre il Nasdaq ha sfiorato i quattordicimila punti. In Europa Dax e Cac quaranta hanno archiviato la seduta con progressi superiori all uno e mezzo per cento, sostenuti dal settore automobilistico.
Impatto sulle grandi società esposte alla Cina
Tra i titoli piu reattivi emerge Apple con un rialzo di tre punti percentuali grazie alla prospettiva di minori costi per i chip prodotti a Shenzhen. Tesla ha recuperato terreno dopo i tagli ai listini Model Y annunciati in ottobre, mentre Nike e Hasbro hanno invertito la rotta seguita ai deludenti risultati trimestrali.
Possibili contromosse politiche
Il Dipartimento del Commercio dispone di novanta giorni per impugnare la sentenza presso la Corte suprema o per varare nuove tariffe conformi ai requisiti di legge. Secondo fonti vicine alla Casa Bianca l esecutivo valuterà esenzioni mirate per settori sensibili come batterie, semiconduttori e infrastrutture energetiche, evitando però un ritorno generalizzato al protezionismo.
Conclusioni analitiche
La pronuncia della Corte riduce il rischio normativo che da cinque anni pesa sui margini delle multinazionali e sulle prospettive di crescita globale. Nel breve periodo il rally potrebbe proseguire sostenuto da una Federal Reserve meno aggressiva, ma sul medio termine restano decisive le scelte del Congresso e la capacità di creare un equilibrio tra apertura e tutela commerciale sostenibile.