PMI Eurozona, quadro in miglioramento: mercati e BCE sotto osservazione
Le rilevazioni flash di S&P Global sul Purchasing Managers’ Index dell’Eurozona – diffuse oggi e riprese da varie fonti ufficiali – offrono un’istantanea più incoraggiante dell’attività economica, spinta dalla ripresa dei servizi e da una contrazione manifatturiera in rallentamento. Il contesto, definito dagli analisti «tutto sommato positivo», riaccende l’attenzione sulle prossime mosse della Banca centrale europea, con i desk di trading che tornano a prezzare l’ipotesi di un primo taglio dei tassi già nella riunione di giugno.
Dati PMI, segnali di resilienza nell’area euro
Secondo il report, tanto il sottoindice dei servizi quanto quello manifatturiero mostrano un miglioramento rispetto al mese precedente. Francia e Germania, i due principali motori dell’area, evidenziano dinamiche meno negative sul fronte industriale e una crescita più solida nei servizi, contribuendo al ritorno sopra la soglia di espansione del PMI composito. L’indagine mette inoltre in luce l’allentamento delle pressioni sui nuovi ordini e un lieve recupero dell’export, elementi che, se confermati dalle letture finali, potrebbero consolidare la traiettoria di ripresa nel secondo trimestre.
Inflazione, costi di produzione e ipotesi sui tagli alla BCE
Il dato sui prezzi rimane centrale per i banchieri di Francoforte. Da sottolineare come la normalizzazione dei costi di input, fotografata dalle stesse indagini PMI, rafforzi la narrativa di un’inflazione in progressiva discesa, pur con differenze marcate tra Paesi. Sui mercati dei derivati l’ipotesi di una riduzione di 25 punti base nei tassi di riferimento a giugno guadagna terreno, mentre il rendimento del Bund decennale arretra leggermente, segno di aspettative monetarie meno restrittive. Resta tuttavia da valutare se il rallentamento dei prezzi si consoliderà nei prossimi mesi.
Impatti borsistici e focus sulle trimestrali
La pubblicazione dei PMI ha innescato un moderato ottimismo sui listini europei: l’Euro Stoxx 600 viaggia in rialzo, con il comparto bancario e quello immobiliare – più sensibili alla curva dei tassi – fra i migliori performer. In parallelo, la stagione delle trimestrali continua a fornire spunti: LVMH ha confermato un primo trimestre in crescita trainato dal luxury, mentre SAP ha registrato un’accelerazione dei ricavi cloud, notizie che, unite al miglioramento macro, sostengono la propensione al rischio degli investitori.
Conclusioni: ottimismo cauto in attesa di conferme
In sintesi, le ultime letture PMI delineano un’economia dell’Eurozona più resiliente di quanto previsto a inizio anno. Il probabile allentamento della politica monetaria BCE potrebbe trasformarsi in un supporto addizionale a partire dall’estate, ma gli analisti invitano alla prudenza: inflazione core, evoluzione dei salari e scenario geopolitico restano variabili decisive. Le prossime indagini PMI e la riunione di giugno a Francoforte diranno se il «quadro positivo» emerso oggi rappresenterà l’avvio di una fase di crescita più robusta o un semplice rimbalzo tecnico.