Eni e Petronas danno vita a EniPetronas, nuova compagnia energetica focalizzata su gas e rinnovabili
Contesto strategico e motivazioni dell’alleanza
L’accordo segue mesi di trattative avviate a fine 2023, quando i due gruppi hanno registrato risultati record grazie ai prezzi elevati di petrolio e gas, ma hanno anche subito pressioni degli investitori sulla sostenibilità. Secondo fonti interne, la nuova società gestirà inizialmente una produzione equivalente di circa 150 mila barili al giorno.
Struttura societaria e governance
EniPetronas sarà controllata al 50% da Eni International BV e al 50% da Petronas Carigali, replicando il modello adottato da Eni in Angola con Azule Energy. Il board sarà composto da sei membri, tre per parte, mentre la carica di amministratore delegato verrà inizialmente affidata a un manager indicato da Eni.
Impatto sul mercato e su Piazza Affari
Alla notizia della nascita di EniPetronas, il titolo Eni ha guadagnato lo 0,8% a Milano, mentre il bond decennale di Petronas ha ridotto di 5 punti base lo spread con il Treasury. Gli analisti di Equita e RHB ritengono che la joint venture possa liberare fino a 1,2 miliardi di dollari di free cash flow entro il 2026.
Focus su gas, CCS e rinnovabili
La nuova entità punterà sul gas, considerato combustibile ponte, e su progetti di cattura e stoccaggio della CO2 in Malesia orientale, dove Petronas ha recentemente siglato un MoU con ExxonMobil. Eni apporterà competenze maturate a Ravenna, primo hub CCS italiano, e le tecnologie proprietarie relative all’idrogeno da biofeedstock.
Gli scenari competitivi nel Sud-Est asiatico
Con EniPetronas i due gruppi intendono rafforzare la posizione nel Sud-Est asiatico, dove si registrano tassi di crescita della domanda energetica superiori al 4% annuo. Il consorzio dovrà confrontarsi con colossi come Chevron, Shell e la cinese Cnooc, recentemente entrata nel giacimento malese Kasawari. Non è esclusa, secondo Reuters, un’espansione in Indonesia.
Conclusioni
La costituzione di EniPetronas segna un ulteriore passo nella strategia di Eni di valorizzare asset non core tramite spin-off mirati, dopo Var Energi e Plenitude, e permette a Petronas di diversificare il portafoglio al di fuori del petrolio. Se la joint venture riuscirà a rispettare i target emissivi e finanziari, potrebbe diventare un modello replicabile in altri mercati. Gli osservatori citano come potenziale il settore dei biocarburanti, su cui entrambe le compagnie hanno investito recentemente in Africa e in Europa.