Il monito di Donnet sui BTP e il risparmio degli italiani
Il dibattito sul destino dei risparmi tricolore si riaccende dopo l’intervento di Philippe Donnet al Forum Ania. Il numero uno di Generali ha puntato il dito contro la tradizionale predilezione degli italiani per i titoli di Stato, in particolare i BTP, sottolineando come questo orientamento sottragga risorse decisive allo sviluppo di economia reale e innovazione. L’appello, lanciato mentre il Tesoro prepara una nuova ondata di emissioni, arriva in un momento in cui i tassi restano elevati e l’inflazione erode il potere d’acquisto delle famiglie.
La presa di posizione del CEO di Generali
Donnet ha richiamato dati che fotografano un Paese con oltre 1.900 miliardi di euro parcheggiati in conti correnti o in obbligazioni sovrane a breve durata. Secondo il manager, la protezione del capitale non può più essere l’unico criterio guida. Occorre, ha precisato, reindirizzare il risparmio verso strumenti di lungo periodo capaci di finanziare imprese e infrastrutture, oltre a garantire rendimenti reali superiori. In parallelo, Donnet ha ricordato i risultati del Leone di Trieste: utile operativo record nei primi nove mesi 2023 e solvency ratio al 221 per cento. Una solidità che, a suo dire, consente al gruppo di fungere da ponte tra le esigenze degli investitori retail e i fabbisogni del sistema produttivo.
Analisi del contesto finanziario
Il peso dei BTP nei portafogli domestici
Dall’inizio del 2023 la quota di debito pubblico in mano a famiglie e fondi retail è tornata sopra il 12 per cento, complice il successo dei BTP Valore. L’appeal è alimentato dalla tassazione agevolata e dal clima di incertezza geopolitica. Tuttavia, Bankitalia avverte che un’esposizione concentrata su un singolo emittente può amplificare il rischio di prezzo qualora i rendimenti dovessero salire ulteriormente.
Le strategie di Generali per il 2024
Alla vigilia del nuovo piano industriale, il gruppo triestino rafforza la gamma di polizze multiramo e fondi tematici ESG. Recentemente è stata annunciata la chiusura dell’acquisizione di Conning, società statunitense di asset management, operazione che porterà gli attivi in gestione oltre i 775 miliardi. Generali Financial Holdings punta così a offrire soluzioni diversificate anche alla clientela retail, in linea con la visione espressa da Donnet.
Conclusioni e prospettive
Il richiamo del CEO di Generali si inserisce in un trend europeo che vede governi e istituzioni sollecitare un maggiore impiego dei risparmi privati a sostegno della transizione verde e digitale. L’Italia, con un rapporto ricchezza finanziaria Pil tra i più alti dell’Eurozona, dispone di un potenziale che potrebbe tradursi in crescita strutturale se opportunamente canalizzato. Mentre il Tesoro continua a fare leva sui BTP per finanziare il deficit, la sfida sarà bilanciare le esigenze di debito pubblico con quelle di un mercato dei capitali ancora sottodimensionato. Se il messaggio di Donnet troverà ascolto, il 2024 potrebbe segnare un cambio di ritmo, con un maggior peso di fondi pensione, polizze vita e prodotti di investimento diversificati nei portafogli degli italiani.