Generali Equita prevede utile record nel primo trimestre a 2075 miliardi di euro
Il primo trimestre 2024 potrebbe segnare un nuovo massimo storico per Assicurazioni Generali. Secondo le stime di Equita, il gruppo guidato da Philippe Donnet dovrebbe chiudere il periodo gennaio-marzo con un utile netto di 2075 miliardi di euro, quasi il triplo rispetto ai 796 milioni registrati un anno fa. L’attesa di un balzo così marcato riflette la combinazione tra plusvalenze straordinarie, solidi risultati tecnici e la resilienza del segmento Vita, in un contesto di tassi ancora elevati ma in graduale normalizzazione.
Analisi delle proiezioni di Equita e delle principali variabili operative
La casa d’affari milanese individua tre fattori chiave alla base della crescita degli utili. Primo, l’impatto contabile della cessione delle attività negli Stati Uniti relative a TUA Assicurazioni, finalizzata a inizio anno, che genera una plusvalenza di circa 310 milioni. Secondo, la progressiva integrazione delle acquisizioni completate nel 2023, tra cui Conning e Liberty Seguros, che portano sinergie sulle commissioni di gestione e sul margine operativo. Terzo, l’ulteriore riduzione del combined ratio Danni, stimato all’87,8 per cento grazie a un’attenta selezione dei rischi e a minori sinistri catastrofali rispetto allo stesso periodo 2023.
Equita prevede premi complessivi in aumento del 6,5 per cento a 22,3 miliardi, sostenuti da una raccolta Vita positiva in Italia e in Germania. La marginalità dovrebbe beneficiarne, con un risultato operativo visto a 1910 milioni contro i 1498 dello scorso anno. Rimane stabile la solidità patrimoniale: il Solvency II ratio, atteso al 234 per cento, resta ampiamente sopra la soglia strategica del 200 fissata dal gruppo.
Confronto con i competitor e scenari di mercato
Il trend delineato da Equita si inserisce in un contesto europeo caratterizzato da utili in ripresa per le principali compagnie. Allianz ha annunciato un utile netto trimestrale di 3,5 miliardi, sostenuto dalla divisione Asset Management, mentre Axa ha confermato guidance in crescita grazie al ramo Salute. Per Generali, la strategia Lifetime Partner 24 Driving Growth sta mostrando risultati superiori alle aspettative, con oltre 2 miliardi di investimenti inorganici già completati e un buyback da 500 milioni avviato a febbraio che sostiene l’earning per share.
Conclusioni e prospettive
Se i numeri preliminari saranno confermati dal consiglio di amministrazione il 22 maggio, Generali consoliderà la propria posizione di leader reddituale in Europa. Un utile superiore ai due miliardi conferirebbe ulteriore flessibilità per dividendi e rilevanti operazioni straordinarie, in linea con l’obiettivo di distribuire fra 5,2 e 5,6 miliardi agli azionisti entro il 2025. Il consenso di mercato potrebbe quindi essere rivisto al rialzo, sostenendo il titolo che da inizio anno guadagna circa l’8 per cento a Piazza Affari. Resta però da monitorare l’andamento dei mercati obbligazionari, decisivo per la redditività del comparto Vita, e l’evoluzione del contenzioso argentino, unica potenziale variabile di volatilità nel breve. Complessivamente, le prospettive per il gruppo triestino appaiono solide e coerenti con un percorso di crescita sostenibile e remunerativa.