Studio tecnico sull’azionario americano in vista del FOMC
In vista del FOMC previsto per stasera alle ore 20 suggerisco uno spunto tecnico-quantitativo per cercare di spiegare la situazione nella quale si trovano gli indici americani e fornire dei punti di vista di breve e lungo raggio.
Come si comporta abitualmente l’azionario americano a settembre?
Gli indici americani in questo periodo stanno solamente salendo (fossimo in un altro mercato diremmo “to the moon”) e non hanno intenzione di fermarsi; spinti dalla volatilità di quest’ultimo periodo continuano la salita iniziata da inizio settembre, se si va a considerare l’ultima gamba rialzista post accumulo su time frame più bassi, oppure da aprile (post drawdown) se non andiamo a fare caso a piccole accumulazioni del prezzo. Ma la vera notizia è che a giudicare dalla price action non hanno intenzione di fermarsi.
Alla faccia degli anni passati dove settembre è spesso stato un mese caratterizzato da discese, con un ritorno medio negativo del -0.74% nei mesi di settembre prendendo in considerazione lo storico del S&P 500 a partire dal 2010. Vedi heatmap seasonality qui sotto.

Il mio studio quantitativo
Ci troviamo di fronte ad un settembre atipico, che è un bene non tanto per l’S&P in sé ma per il Nasdaq. Perchè il Nasdaq quando chiude settembre in positivo, qualora dovesse farlo ovviamente, è un anno super bullish: dai miei studi quantitativi tutte le volte che chiude settembre in positivo non è mai successo che chiuda l’anno in negativo e solo 1 volta in pari.

Occhio a queste zone
Questa sera vedremo se Powell farà fare una piccola correzione agli indici, magari sulle zone di rotazione segnate sul grafico sotto per permettere di farci cogliere qualche opportunità a rialzo.
Il mercato generalmente prima di Powell “si apparecchia” iniziando un piccolo accumulo nei giorni precedenti al FOMC, mentre questa volta non siamo per niente apparecchiati anzi i mercati restano super euforici, quindi la possibilità che Powell favorisca una correzione sarebbe una bella cosa e no, non andrei a cercare gli short ma solamente i rimbalzi long.

Magnificent 7 vs S&P 500 Equally Weighted
Infine, concludo mostrando questi ultimi 2 grafici che mostrano le attuali dominatrici degli indici ovvero le magnificent 7 che continuano a spingere massimi su massimi; mentre l’S&P equally weighted, che analizzo per guardare nel dettaglio il comportamento delle restanti aziende dell’indice, si trova leggermente in discesa.

