Inflazione UE sotto il 2 per cento a maggio via libera a un nuovo taglio dei tassi giovedì BCE Day
L’indice dei prezzi al consumo dell’area euro è scivolato all’1,9 per cento su base annua nel mese di maggio, riportando per la prima volta da due anni il costo della vita entro il target di stabilità fissato da Francoforte. In un contesto in cui l’economia rallenta e la stretta creditizia pesa sugli investimenti, il dato alimenta le attese per un ulteriore taglio dei tassi nella riunione di giovedì, il cosiddetto BCE Day, quando il Consiglio direttivo potrebbe ridurre di 25 punti base il tasso sui depositi oggi al 3,75 per cento.
Frenata dei prezzi e reazione dei mercati
Il raffreddamento dell’inflazione ha innescato un rally dei titoli di Stato dell’Eurozona, con il rendimento del Bund decennale sceso sotto il 2,30 per cento e lo spread BTP-Bund in area 130 punti, minimo da gennaio. Gli operatori prezzano ora tre riduzioni dei tassi entro fine anno, nonostante le dichiarazioni prudenti di alcuni componenti del board BCE che invitano a non sottovalutare il rischio di nuove pressioni salariali. Sui listini azionari europei il settore immobiliare e quello dei beni di consumo sensibili al costo del denaro hanno guidato i guadagni, mentre le banche hanno evidenziato prese di profitto dopo il rally dei mesi precedenti.
Impatto sui bilanci bancari e sullo spread
Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno limato circa l’1 per cento in scia all’ipotesi di margini di interesse meno generosi, seppur gli analisti di Jefferies ritengano che la solidità patrimoniale degli istituti italiani limiti i rischi di redditività. Sul fronte corporate, il miglioramento del quadro inflazionistico sostiene i piani di rifinanziamento di colossi come Enel e Stellantis, che nelle ultime settimane hanno collocato bond a tassi inferiori alle attese grazie alla maggiore appetibilità del debito in euro.
Focus su consumi e aziende retail
Il calo dei prezzi energetici, retrocesso del 6,5 per cento annuo, e la stabilizzazione dei listini alimentari stanno rilanciando la propensione alla spesa. Carrefour ha comunicato vendite trimestrali in progresso del 4,2 per cento su base comparabile, mentre Inditex ha rivisto al rialzo le stime di margine lordo al 59 per cento citando costi delle materie prime più bassi. Anche il comparto del lusso, con LVMH e Moncler, beneficia di un contesto più favorevole per i consumatori europei ad alto reddito.
Prospettive per le big tech europee
ASML e SAP, già sostenute dalla corsa all’intelligenza artificiale, potrebbero trarre vantaggio da tassi più bassi che riducono il costo del capitale e favoriscono la spesa in ricerca e sviluppo. Goldman Sachs mantiene una raccomandazione buy su entrambe, evidenziando come una politica monetaria meno restrittiva possa accelerare la digitalizzazione delle imprese continentali.
Conclusioni analitiche
La discesa dell’inflazione sotto la soglia del 2 per cento offre alla BCE l’opportunità di avviare un ciclo di allentamento più deciso rispetto al singolo ritocco di giugno. Tuttavia, la banca centrale dovrà bilanciare il sostegno all’economia con il rischio di riaccendere le spinte sui prezzi in un mercato del lavoro ancora teso. Sul fronte corporate, i benefici di tassi più accessibili sono evidenti per i settori ad alta leva finanziaria e per i consumi discrezionali, ma il venir meno del fattore utili netti da interessi potrebbe frenare temporaneamente la performance delle banche. In sintesi, il nuovo scenario rafforza l’appeal degli asset europei, mentre la sostenibilità di inflazione e crescita rimane la variabile chiave da monitorare nella seconda parte dell’anno.