Inflazione USA sotto le attese spinge al rialzo le chance di un taglio Fed entro settembre
Linflazione statunitense rallenta oltre le aspettative e riaccende le speranze di una svolta nella politica monetaria della Federal Reserve. Il dato sui prezzi al consumo di luglio diffuso dal Bureau of Labor Statistics ha mostrato un incremento annuale del 3,2 per cento, due decimi al di sotto del consensus, mentre il core CPI si è attestato al 4,7 per cento. La sorpresa ha immediatamente alimentato acquisti sui Treasury a breve scadenza e un rally controllato degli indici azionari, con il Nasdaq che ha chiuso la seduta in progresso di oltre un punto percentuale.
Dati macro di luglio e reazione di Wall Street
Il calo dei prezzi dellenergia e una frenata nei servizi abitativi spiegano buona parte della correzione. Anche la componente alimentare ha mostrato segnali di stabilizzazione, un fattore cruciale in vista del back to school che interessa colossi come Walmart e Target. Le probabilità implicite nei Fed Funds futures assegnano ora oltre il 60 per cento a un taglio dei tassi nella riunione di settembre, rispetto al 40 per cento stimato solo una settimana fa.
Rallentamento del CPI e settori più sensibili
Il settore immobiliare resta al centro dellattenzione: il sottoindice shelter ha registrato il rialzo mensile più contenuto dal febbraio 2022, segno che il mercato degli affitti potrebbe aver raggiunto il punto di svolta. In parallelo le automobili usate, voce che durante il post pandemia aveva contribuito in modo decisivo alle pressioni sui prezzi, mostrano ora variazioni pressoché nulle. Gli operatori guardano con favore al possibile allentamento della stretta creditizia, già evidenziato dalle ultime trimestrali di JPMorgan e Bank of America che hanno registrato margini di interesse in calo ma qualità del credito stabile.
Impatto su Big Tech e consumi discrezionali
Un costo del denaro meno oneroso rappresenterebbe un cuscinetto per le valutazioni elevate dei titoli growth. Apple ha appena annunciato un nuovo programma di riacquisto da novanta miliardi di dollari, mentre Amazon ha superato le attese sugli utili grazie al segmento cloud in accelerazione. Entrambe le società potrebbero beneficiare di minori spese finanziarie e di un pubblico con maggiore potere dacquisto, contribuendo a sostenere il clima fiducioso prevalente sul Nasdaq.
Reazione dei mercati obbligazionari e ruolo delle banche centrali
Il rendimento del Treasury biennale è sceso al 4,30 per cento, minimo di agosto, riflettendo scommesse crescenti su unorientamento meno aggressivo della Fed. Anche la Banca Centrale Europea monitora con attenzione la dinamica statunitense, poiché un eventuale ammorbidimento oltreoceano potrebbe aprire la strada a una pausa anticipata nel ciclo di rialzi europeo, tema particolarmente sensibile per i titoli di Stato italiani.
Conclusioni e prospettive
Il dato di luglio conferma che la curva disinflazionistica sta guadagnando trazione negli Stati Uniti. Restano tuttavia nodi irrisolti, come la tenuta del mercato del lavoro e il rischio di seconde ondate sui prezzi energetici. Gli investitori dovranno quindi bilanciare lattesa di un taglio a settembre con la consapevolezza che la Fed vuole vedere evidenze coerenti su più mesi. Nellimmediato il contesto favorisce asset a lunga duration, mentre il dollaro potrebbe subire prese di profitto. In assenza di shock esterni, il rally estivo potrebbe proseguire, ma una strategia prudente impone attenzione ai prossimi report su occupazione e PCE, vere cartine di tornasole per la sostenibilità del trend disinflazionistico.