Nuova promozione dall’agenzia Fitch, che alza il rating dell’Italia da BBB a BBB+, con outlook stabile. Una valutazione che conferma la solidità del debito e la maggiore stabilità della finanza pubblica in generale.
BBB+ per l’Italia: un ritorno a livelli pre-crisi
Era da quasi un decennio che l’Italia non si ritrovava più in BBB+ nel rating stabilito da Fitch. Dopo essere addirittura scesa a BBB- nel 2020 e aver recuperato il BBB l’anno successivo, con questa nuova promozione l’Italia può ora puntare, nel medio periodo, a rientrare nella categoria A.
A patto di garantire le stesse condizioni che le hanno consentito la recente risalita.
Centrali nella decisione dell’agenzia di promuovere il Paese sono stati elementi come il miglioramento della finanza pubblica, la relativa stabilità politica del Governo (oggi il quarto più longevo della storia repubblicana) e l’impegno nel ridurre il deficit.
A questi fattori si aggiunge il miglioramento del rapporto debito/PIL, che nei prossimi anni potrebbe stabilizzarsi o persino scendere.
Perché Fitch ha promosso l’Italia
Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda la finanza pubblica, il deficit è sceso al 3,4% del PIL nel 2024, mentre il Prodotto Interno Lordo è atteso in crescita dello 0,6% nel 2025, con un’accelerazione media dello 0,8% nel biennio 2026-2027.
Sul piano della spesa e del deficit, l’Italia potrebbe raggiungere l’obiettivo di crescita della spesa netta nel 2025 (1,3%) e ridurre il deficit strutturale di almeno lo 0,5% in base alla procedura per i disavanzi eccessivi. Il piano di bilancio strutturale a medio termine (MTSFP), con un orizzonte di sette anni, prevede un consolidamento progressivo, con un avanzo primario in crescita fino al 2,4% nel 2029, rispetto allo 0,7% stimato per quest’anno. A sostenere questo percorso sarà l’attuazione delle riforme previste.
Sul fronte istituzionale, secondo l’agenzia, l’attuale quadro politico rafforza le possibilità dell’Italia di rispettare gli obiettivi. Si tratta di un andamento che “è in netto contrasto con il recente passato, quando l’Italia ha sofferto di inversioni di rotta e di instabilità politica, che hanno portato al mancato raggiungimento degli obiettivi“, si legge nella nota.
Sul fronte del debito pubblico, i numeri parlano chiaro: tra il 2020 e il 2024 è sceso di oltre 20 punti percentuali, tornando ai livelli pre-pandemia. Fitch prevede una riduzione di circa 1 punto percentuale l’anno nel rapporto debito/PIL, con un lieve aumento atteso dal 135,3% del 2024 al 137,5% nel 2026, “riflettendo gli aggiustamenti stock-flussi legati principalmente al regime di Superbonus“.
Inoltre, sottolinea l’agenzia, “prevediamo continui progressi nel raggiungimento delle tappe e degli obiettivi del Piano di ripresa e resilienza, anche se intravediamo alcuni rischi legati all’assorbimento (in particolare nel 2026, l’ultimo anno del programma)”.
Rating a BBB+: cosa cambia per mercati e investitori
Per gli investitori, passare da BBB a BBB+ con outlook stabile rappresenta senza dubbio una buona notizia: il giudizio sull’affidabilità di un Paese determina infatti la sua credibilità nel restituire i prestiti ottenuti.
Questo significa non solo poter accedere a finanziamenti con tassi di interesse più bassi, ma anche maggiore fiducia da parte dei mercati, con ricadute favorevoli sulle imprese italiane.
In particolare, i possessori di certificati collegati all’andamento del debito sovrano o degli indici azionari italiani potrebbero beneficiare di rendimenti migliori e di una maggiore stabilità degli strumenti in portafoglio.
Va precisato che la promozione è al momento di una una delle principali agenzie mondiali, assieme a Standard & Poor’s, Moody’s e DBRS Morningstar. Nei prossimi mesi, tra ottobre e novembre, sarà importante verificare se anche le altre seguiranno la stessa linea.