PIL Italia in leggera frenata mentre l inflazione rallenta Analisi Istat e impatto sui mercati
L ultimo rapporto diffuso da Istat fotografa un secondo trimestre complesso per la economia italiana. Il prodotto interno lordo registra una contrazione congiunturale dello 0,4 per cento mentre il confronto su base annua resta in territorio positivo con un modesto più 0,4 per cento. Parallelamente l inflazione continua la sua discesa e si attesta al 5,3 per cento, livello ancora lontano dal target Bce ma in netto miglioramento rispetto ai picchi superiori al dieci per cento osservati lo scorso autunno. In questo quadro l export si conferma solido con un aumento tendenziale dell 1,8 per cento che mitiga parzialmente la frenata della domanda interna.
Nuovi dati macroeconomici e contesto europeo
Il rallentamento del Pil italiano si inserisce in un contesto continentale analogo: Germania e Francia hanno pubblicato dati stagnanti e la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le stime per l intera area euro. Sul fronte dei prezzi al consumo il contributo principale alla decelerazione proviene dal comparto energetico, dove il calo delle quotazioni del gas al Ttf di Amsterdam ha ridotto i costi di produzione e contestualmente i prezzi alla pompa.
Prodotto interno lordo in calo dello 0,4 per cento
La componente che ha pesato maggiormente è la spesa delle famiglie, penalizzata da un potere di acquisto ancora eroso dall inflazione passata. Gli investimenti, dopo un brillante primo trimestre, mostrano un lieve arretramento soprattutto nelle costruzioni, complici costi finanziari più elevati a seguito dei ripetuti rialzi dei tassi Bce.
Inflazione giù al 5,3 per cento
La discesa dei prezzi dell energia spinge al ribasso l indice generale, ma il cosiddetto carrello della spesa resta sopra il sette per cento. Ciò suggerisce la persistenza di pressioni nei beni alimentari e nei servizi a maggiore intensità di lavoro.
Export più 1,8 per cento
La domanda extra Ue traina le vendite di macchinari, farmaceutica e prodotti di lusso. Stati Uniti e Medio Oriente mostrano una dinamica superiore a quella dell area euro, compensando l allentamento degli ordini tedeschi.
Ripercussioni sui settori chiave e focus societario
Automotive e lusso
Stellantis ha annunciato nel mese di luglio utili semestrali record e un piano di riacquisto azioni da tremila milioni di euro, beneficiando della esposizione a mercati nordamericani più vivaci. Ferrari continua a registrare ordini robusti con un book coperto oltre il 2025, confermando la resilienza del segmento premium.
Energia e infrastrutture
Eni riduce il debito grazie al flusso di cassa generato dal gas naturale liquefatto, mentre Terna accelera sugli investimenti di rete in vista della maggiore integrazione di rinnovabili. Entrambe le società risultano favorite da un quadro prezzi energetici più stabile.
Considerazioni finali
La fotografia Istat certifica un rallentamento ma non una recessione. Il sostegno dell export e la normalizzazione dell inflazione possono favorire un rimbalzo nel semestre in corso, purché il potere d acquisto delle famiglie venga tutelato da rinnovi salariali e misure fiscali mirate. Le grandi quotate italiane mostrano solidità soprattutto quando diversificate sui mercati internazionali, confermando che la competitività estera resta il principale paracadute per la economia nazionale.