Informazione Pubblicitaria
Manca poco tempo alla scadenza delle minusvalenze 2021
Il 31 dicembre 2025 scadranno le minusvalenze del 2021. Una scadenza fiscale che rischia di trasformare un’opportunità in una perdita secca. Per ogni 10.000€ non recuperati, si rinuncia a 2.600€ di risparmio fiscale.
Non è un rischio: è una certezza.
Dopo il periodo di quattro anni previsto dalla normativa fiscale italiana, infatti, il beneficio fiscale si trasforma in una perdita secca irrecuperabile.
Il problema è aggravato dalla complessa architettura fiscale italiana, che distingue tra “redditi diversi” e “redditi da capitale”. Le minusvalenze possono essere compensate solo con plusvalenze classificate come “redditi diversi” – categoria che esclude dividendi, cedole obbligazionarie e proventi di fondi comuni o ETF. Chi investe abitualmente in questi strumenti accumula quindi minusvalenze che non può compensare con i guadagni generati dagli stessi prodotti, trovandosi nella paradossale situazione di dover pagare tasse su plusvalenze pur avendo perdite pregresse non recuperate.
I Certificati d’Investimento rappresentano la soluzione più efficiente per il recupero fiscale immediato. Tutti i proventi generati dai certificati – sia le plusvalenze in conto capitale che le cedole periodiche – sono classificati come “redditi diversi”, pienamente compensabili con le minusvalenze in scadenza.
In particolare, i Certificati Maxi Premio concentrano gran parte del rendimento nei primi mesi di vita attraverso cedole iniziali superiori al 20%, permettendo di azzerare rapidamente lo zainetto fiscale prima della scadenza quadriennale. Un aspetto cruciale da verificare è che il proprio intermediario applichi la compensazione immediata al momento dello stacco cedola: alcuni adottano infatti una tassazione differita che vanifica l’obiettivo di recupero tempestivo delle minusvalenze in scadenza.
Il nuovo certificato Barclays (XS3135998253) rappresenta una proposta particolarmente interessante per gli investitori che hanno necessità di recuperare minusvalenze in scadenza, grazie alla Maxi Cedola iniziale del 22% a Dicembre 2025, seguita da cedole trimestrali dell’1% (pari al 4% annuo) per tutta la durata del certificato. I sottostanti, decorrelati, sono società leader nei rispettivi settori.

ISIN | Maxi Cedola in pagamento a Dicembre | Barriera | Sottostanti |
XS3135998253 | 22% | 60% | STM – Rheinmetall – Prysmian – Saipem |
Un Paniere Strategico
Il certificato è costruito su quattro società europee di primissimo piano, che rappresentano settori chiave dell’economia continentale:
- Prysmian S.p.A. – Il Leader Mondiale dei Cavi
Prysmian è il numero uno mondiale nella produzione di cavi per energia e telecomunicazioni, con una capitalizzazione di mercato superiore ai 15 miliardi di euro. La società italiana sta beneficiando enormemente della transizione energetica e degli investimenti infrastrutturali in Europa e Nord America.
Performance recente: Il titolo ha registrato una crescita superiore al 60% negli ultimi due anni, sostenuta da:
- Contratti record per cavi sottomarini legati agli impianti eolici offshore
- Backlog di ordini superiore a 30 miliardi di euro
- Margini operativi in costante miglioramento (oltre il 12% di EBITDA margin)
- Dividendi in crescita costante
Il settore dei cavi è in piena espansione grazie agli investimenti in elettrificazione, digitalizzazione e interconnessioni energetiche transfrontaliere.
- Rheinmetall AG – Il Gigante della Difesa Europea
Rheinmetall è uno dei principali beneficiari del super-ciclo di riarmo europeo. La società tedesca ha registrato performance stellari negli ultimi anni (+380% in cinque anni).
Punti di forza:
- Backlog di ordini superiore a 40 miliardi di euro
- Espansione produttiva con numerose nuove fabbriche e stabilimenti produttivi
- Leadership nella produzione di munizioni da artiglieria per la NATO
- Diversificazione nei sistemi di difesa aerea e veicoli blindati
La domanda di prodotti Rheinmetall rimane sostenuta dall’impegno dei paesi NATO di raggiungere (e superare) il 2% del PIL in spese militari.
- Saipem S.p.A. – L’Ingegneria per la Transizione Energetica
Saipem, società italiana di ingegneria e costruzioni per il settore energetico, si sta trasformando da contractor tradizionale oil&gas a player chiave nella transizione energetica. La società è specializzata in progetti offshore complessi, dalla posa di gasdotti sottomarini agli impianti eolici galleggianti.
Elementi chiave:
- Forte presenza nei mercati emergenti ad alta crescita (Medio Oriente, Africa, Asia)
- Portafoglio ordini diversificato tra energie fossili e rinnovabili
- Competenze uniche nell’ingegneria offshore
- Recupero della marginalità dopo la ristrutturazione finanziaria completata nel 2022
Il titolo ha mostrato una volatilità significativa negli ultimi anni, ma beneficia del ritorno agli investimenti nel settore energetico.
- STMicroelectronics N.V. – I Semiconduttori del Futuro
STMicroelectronics è uno dei principali produttori europei di semiconduttori, con forte presenza nei mercati automotive, industriale e IoT (Internet of Things).
Driver di crescita:
- Elettrificazione del settore automotive (chip per veicoli elettrici)
- Crescente domanda di chip di potenza (SiC – carburo di silicio)
- Piani di espansione produttiva in Europa supportati dal Chips Act
- Partnership strategiche con i principali produttori automobilistici
Nonostante la recente correzione del settore semiconduttori, STMicroelectronics mantiene una posizione solida grazie alla specializzazione in nicchie ad alto valore aggiunto.
Si segnalano i valori di strike dei sottostanti:
Rheinmetall | 1884,5 |
Prysmian | 87,46 |
Saipem | 2,551 |
STMicroelectronics (MI) | 24,41 |
La Struttura del Certificato: Massimizzare il Rendimento nel Breve Termine
Il Maxi Premio Iniziale: 22% a Dicembre 2025
La caratteristica distintiva di questo certificato è la concentrazione di rendimento nei primi mesi di vita. Già a dicembre 2025 (meno di due mesi dopo l’emissione), se tutti i quattro sottostanti si trovano sopra la barriera del 60%, l’investitore incassa un premio lordo del 22%.
Questo meccanismo è ideale per:
- Recuperare rapidamente le minusvalenze fiscali accumulate in portafoglio
- Generare liquidità in tempi brevi pur mantenendo l’esposizione al mercato
- Ridurre il rischio di duration, concentrando il rendimento in un orizzonte temporale più breve
Esempio pratico di recupero fiscale: Un investitore con 20.000€ di minusvalenze che investe 100.000€ nel certificato, incasserebbe a dicembre 2025 un premio di 22.000€ lordi. Grazie allo zainetto fiscale, i primi 20.000€ non sarebbero tassati, permettendo un recupero completo delle perdite pregresse in meno di un anno.
Premi Trimestrali dell’1%: Continuità di Flussi
Dalla seconda cedola in poi (aprile 2026), il certificato stacca premi trimestrali dell’1% (pari al 4% annuo), sempre condizionati alla barriera del 60%. Anche questi premi beneficiano dell’effetto memoria: se in un trimestre la barriera non viene rispettata, il premio non pagato si cumula e verrà erogato alla prima data utile in cui la condizione sarà nuovamente soddisfatta.
Barriera al 60%: Protezione Significativa
La barriera cedolare e la barriera capitale sono entrambe fissate al 60% del valore iniziale del paniere. Questo significa che:
- I sottostanti possono scendere fino al 40% rispetto al prezzo iniziale senza compromettere i pagamenti
- Solo a scadenza (ottobre 2029) viene verificata la barriera capitale
- Eventuali discese temporanee durante la vita del prodotto non hanno impatto sul capitale
Autocall dal 2026: Possibilità di Uscita Anticipata
A partire da ottobre 2026 (13 mesi dopo l’emissione), il certificato può scadere anticipatamente se tutti i sottostanti si trovano sopra il 100% del valore iniziale. In questo caso, l’investitore riceve:
- Il 100% del capitale investito
- Tutti i premi maturati (inclusi quelli in memoria)
Il meccanismo autocall rimane attivo trimestralmente fino alla scadenza naturale di ottobre 2029, sempre con barriera al 100%.
Perché Considerare Questo Certificato
Punti di forza:
- Maxi premio iniziale del 22% – ideale per abbattere minusvalenze in scadenza a Dicembre 2025
- Barriera profonda al 60% – protezione condizionata del capitale fino a discese del 40% del sottostante peggiore
- Effetto memoria – nessun premio viene perso definitivamente
- Possibilità di autocall – flessibilità di uscita anticipata in scenari positivi
- Emittente di primo livello – Barclays Bank PLC con rating A+ (S&P)
A chi si rivolge:
- Investitori con minusvalenze fiscali da compensare entro il 2025
- Chi cerca flussi cedolari elevati nel breve termine
- Profili che credono nella tenuta dei settori strategici europei
- A chi cerca uno strumento pensato per ottimizzare, non solo investire
- A chi vuole agire ora, non dopo
Rischi da Considerare
- Capitale a rischio: se a scadenza anche un solo sottostante scende sotto il 60%, si subisce una perdita proporzionale alla performance del peggiore
- Rischio emittente: in caso di default di Barclays, il capitale non è garantito
- Worst-of: la performance dipende dal titolo peggiore del paniere
- Volatilità settoriale: Saipem e STM sono titoli storicamente più volatili rispetto a Prysmian e Rheinmetall
Come Acquistare
Il certificato è quotato su Borsa Italiana (EuroTLX) con ISIN XS3135998253 ed è acquistabile tramite qualsiasi intermediario abilitato. Prima di investire è fondamentale leggere il prospetto di base e le condizioni definitive disponibili sul sito di Barclays.
Questo contenuto è stato realizzato con il contributo di uno sponsor. Le informazioni riportate non costituiscono in alcun caso consulenza finanziaria. Opinioni e considerazioni non vanno intese come raccomandazioni di investimento. Prima di investire, si invita a consultare la documentazione ufficiale dell’emittente e a rivolgersi a un consulente abilitato