Banca Mediolanum abbandona lo scacchiere: cede l’8,4% e incassa 548 milioni
Operazione lampo e reazione di Borsa
Attraverso un accelerated bookbuilding concluso in poche ore e curato da BofA Securities, Banca Mediolanum ha collocato 69,8 milioni di azioni Mediobanca a 7,85 euro, con uno sconto del 4% rispetto alla chiusura precedente, realizzando 548 milioni di euro.
Il giorno successivo Piazza Affari ha reagito con vendite sul titolo Mediobanca, sceso di oltre il 2%, mentre Banca Mediolanum ha registrato un lieve ritracciamento dopo i recenti massimi.
Perché Mediolanum esce dal capitale
La decisione, spiega l’ad Massimo Doris, rientra in una strategia di razionalizzazione delle partecipazioni non core: l’obiettivo è liberare capitale, rafforzare un CET1 già al 19,2% e potenziare la distribuzione di dividendi e il supporto alla crescita del wealth management.
Fonti vicine al gruppo indicano una plusvalenza di circa 96 milioni, risorsa utile per eventuali acquisizioni mirate nei mercati esteri.
Nuovi equilibri in Piazzetta Cuccia
L’uscita di Mediolanum modifica gli assetti azionari di Mediobanca, già interessata dalle manovre di Delfin, salita al 19,8%, e di Bolloré, stabile appena sotto il 10%: due soci che potrebbero incrementare la propria influenza.
Gli analisti di Equita Sim ritengono neutrale l’impatto sull’utile per azione, ma vedono un aumento del flottante e, di conseguenza, della liquidità del titolo.
Il contesto di mercato
La mossa arriva mentre il settore finanziario europeo beneficia di tassi elevati, buy-back record e consolidamento: Unipol ha appena rafforzato la presenza in Bper, Intesa Sanpaolo sta lanciando un riacquisto da 1,7 miliardi e Crédit Agricole resta in agguato.
Prospettive per i due gruppi
Per Mediobanca, che a maggio ha presentato un utile nove mesi di 902 milioni (+16%), l’attenzione torna sulla revisione del piano industriale al 2026; per Banca Mediolanum, invece, il focus resta su raccolta netta e ulteriore espansione europea.
Entrambe le banche stanno inoltre investendo con decisione sull’intelligenza artificiale: Mediobanca ha appena annunciato un laboratorio interno dedicato all’analisi dei dati creditizi, mentre Mediolanum prevede di integrare algoritmi di consulenza evoluta su tutta la rete entro la fine dell’anno. Investimenti che puntano a ridurre i costi.
I dettagli tecnici della transazione
L’ordine è stato coperto più volte da investitori istituzionali europei e statunitensi, confermando l’interesse per il primo collocamento bancario di dimensioni rilevanti del 2024 in Italia. L’operazione prevede un lock-up di 90 giorni per eventuali ulteriori vendite da parte di Mediolanum, clausola considerata rassicurante dagli operatori di mercato.
Conclusioni
Lo smantellamento degli incroci azionari procede a passo spedito: Mediolanum monetizza, Mediobanca si ricompone, gli investitori ottengono più trasparenza. Sullo scacchiere finanziario restano però molte pedine pronte a muoversi nei prossimi mesi.