Dalle ore 6 italiane è shutdown negli Stati Uniti. Con il mancato passaggio del disegno di legge per l’estensione dei finanziamenti, il Governo USA è ora in stallo, e così anche i mercati.
Che cos’è lo shutdown e perché si verifica
Per chi non lo sapesse, lo shutdown (o meglio il government shutdown) è quando in genere il Congresso statunitense non riesce a trovare un accordo per approvare la legge di bilancio. Per evitare la paralisi, il Congresso potrebbe approvare una misura temporanea, che proroghi alcuni finanziamenti per un periodo limitato. Se nemmeno questa misura viene varata, le agenzie governative devono interrompere tutte le attività non essenziali finché non viene fornita una nuova autorizzazione di spesa.
Durante questa fase, vengono sospese soltanto le funzioni esecutive non essenziali (musei federali, parchi nazionali ecc.), mentre i dipendenti non essenziali vengono licenziati temporaneamente (furlough). I servizi essenziali invece rimangono attivi, ma spesso chi ci lavora si ritrova senza stipendio immediato.
Non è un evento nuovo nel panorama americano: questo è il ventesimo shutdown dal 1976, e l’ultimo dopo quello tra fine 2018 e inizio 2019, durato ben 35 giorni.
Non si sa quanto durerà questo episodio: finché le parti non si accorderanno sulle spese da mantenere o da tagliare (in particolare quelle relative alla sanità), il Paese rimarrà in stallo. E così anche l’economia e i mercati.
Dalla spesa pubblica al lavoro fino al mercato: gli impatti economici dello shutdown
Nonostante non sia un evento inedito per gli Stati Uniti, uno shutdown comporta comunque delle conseguenze significative.
Sul piano della spesa, il Governo dovrà affrontare un costo quotidiano di circa 400 milioni di dollari a causa del congedo forzato di 750mila dipendenti federali, pari al 26% della forza lavoro pubblica.
Dal punto di vista macroeconomico, secondo Daniel Richard Vernazza, chief international economist di Unicredit, l’impatto dovrebbe essere temporaneo e contenuto, con una riduzione “di circa 0,2-0,3 punti percentuali della crescita trimestrale annualizzata del PIL per ogni settimana di durata dello shutdown“.
Va detto che le perdite verrebbero comunque recuperate, come accaduto nell’ultima chiusura. Anche se non del tutto: il Congressional Budget Office ha stimato che l’economia americana non abbia recuperato 3 dei 11 miliardi di dollari persi in termini di produzione economica durante lo shutdown 2018-2019.
Oltre a ciò, lo shutdown potrebbe creare qualche problema ai mercati, soprattutto se in attesa della pubblicazione di dati macroeconomici cruciali, come quelli del Bureau of Labor Statistics (BLS). Infatti, è quasi certo che lo shutdown ritarderà l’uscita dei dati del rapporto sull’occupazione BLS, previsto per venerdì 3 ottobre.
Secondo Mark Luschini, chief investment strategist di Janney Montgomery Scott, “La mancanza di dati governativi, in particolare l’importantissimo rapporto sull’occupazione di venerdì, desta preoccupazione poiché avrebbe dovuto essere pubblicato in un periodo recente in cui il mercato del lavoro ha mostrato segni di indebolimento ed è stato un catalizzatore per la Federal Reserve per ridurre i tassi di interesse solo un paio di settimane fa”.
Finché durerà lo shutdown, gli investitori dovranno quindi affidarsi ad altri dati per valutare la stabilità dell’economia e del mercato del lavoro.
Un problema per investitori e possessori di certificate?
Un blocco governativo non è di certo il massimo per investitori e detentori di certificate, specie quelli legati agli indici o a sottostanti statunitensi.
Probabilmente per qualche giorno i futures su S&P e Nasdaq andranno in (lieve) rosso, ma storicamente gli effetti sui mercati sono modesti e temporanei, anche perché non si va verso una crisi economica.
A incidere maggiormente è però il rinvio nella pubblicazione dei dati macroeconomici cruciali, che complica la valutazione degli scenari futuri e potrebbe provocare reazioni improvvise sui mercati, specialmente se i dati risultassero inattesi una volta diffusi.
Al momento, tuttavia, non si registrano segnali di rischio sistemico: resta solo da attendere la conclusione dello shutdown.