Donald Trump attacca il CEO di Goldman Sachs: “Meglio torni a fare il DJ”
Il post su Truth Social e il contesto dello scontro
Nelle ultime ore Donald Trump ha rivolto un duro affondo a David Solomon, amministratore delegato di Goldman Sachs e, nel tempo libero, noto DJ con lo pseudonimo “D-Sol”. In un messaggio pubblicato su Truth Social, l’ex presidente degli Stati Uniti ha liquidato il numero uno della banca con parole taglienti: “Forse è il caso che si concentri a fare solo il DJ”. Il commento è arrivato dopo che un’analisi interna di Goldman Sachs ha ipotizzato l’impatto sui mercati dei dazi, soffermandosi in particolare sugli effetti dei dazi generalizzati sulle importazioni e di quelli sui prodotti cinesi.
Goldman Sachs nel mirino: la ricerca sui dazi e i problemi interni
La nota della divisione ricerca
Secondo la ricostruzione di fonti di stampa il dipartimento di research della banca d’affari avrebbe avvertito i propri clienti degli effetti, previsti devastanti, di questa nuova politica di dazi, susseguente al ritorno di Trump alla Casa Bianca, con conseguenze sul commercio globale e pressioni sui prezzi al consumo statunitensi. Il tycoon ha replicato ricordando che nel 2016 “Goldman prevedeva un crollo delle Borse” dopo la sua prima elezione, scenario poi smentito dai fatti.
Le tensioni sul management di Solomon
L’affondo dell’ex presidente cade in un momento delicato per Goldman Sachs. Nei mesi scorsi l’istituto ha avviato un’ampia riorganizzazione interna e tagli di costi per rispondere ai risultati sotto le attese registrati nel 2024. Il progetto di espansione nel consumer banking, affidato alla piattaforma Marcus, è stato ridimensionato, mentre alcuni top manager hanno lasciato la banca. In questo clima, le critiche di Trump aggiungono ulteriore pressione su Solomon, già chiamato a difendere la propria strategia di fronte ai partner e agli azionisti.
Trump e Wall Street: un rapporto complesso
L’ex inquilino della Casa Bianca non è nuovo a contrasti con la finanza newyorkese. Negli anni del suo mandato, pur vantando l’andamento record degli indici azionari, Trump ha più volte attaccato analisti e banche per report giudicati “distorsivi”. Il caso Goldman Sachs si inserisce dunque in una dinamica collaudata: da un lato, l’ex presidente punta a presentarsi come difensore del “popolo” contro le élite finanziarie; dall’altro, gli operatori di mercato cercano di anticipare l’impatto delle sue proposte sulla crescita e sull’inflazione.
Conclusioni: un conflitto che guarda alle elezioni prossime future
L’ira di Donald Trump contro David Solomon va oltre la battuta sul DJ: riflette lo scontro aperto tra una candidatura che promette dazi e nazionalismo economico e una parte di Wall Street timorosa di nuove turbolenze. Per Goldman Sachs, già alle prese con sfide operative e reputazionali, la polemica rischia di amplificare il dibattito interno sulla leadership di Solomon. In vista del rush elettorale, è prevedibile che i toni si alzino ancora, con la finanza globale costretta a valutare scenari in rapido cambiamento. Per ora, l’unica certezza è la spettacolarità di un duello che intreccia politica, mercati e, sorprendentemente, console da DJ.