UniCredit-Banco BPM, Savona (Consob) valuta un nuovo stop di 30 giorni: Orcel riflette su tre opzioni
La possibile operazione UniCredit su Banco BPM torna sotto i riflettori di Piazza Affari. Secondo indiscrezioni raccolte da Finanzaonline, il presidente della Consob, Paolo Savona, starebbe valutando un nuovo periodo di riflessione di trenta giorni per raffreddare la corsa speculativa sul titolo BPM, in scia alle voci di una potenziale offerta pubblica di acquisto da parte dell’istituto guidato da Andrea Orcel.
Il contesto regolatorio e di mercato
Il provvedimento, se confermato, replicherebbe la misura già adottata nella primavera 2020, quando l’Authority impose il divieto temporaneo di vendite allo scoperto su un paniere di titoli bancari per contenere la volatilità generata dall’emergenza Covid. Oggi il trigger è diverso: da inizio aprile le azioni Banco BPM hanno guadagnato oltre il 15 per cento, con picchi di volumi doppi rispetto alla media mensile, alimentando sospetti di front-running.
La Consob, ricordano gli analisti, non può bloccare un’OPA in senso stretto, ma dispone di strumenti di vigilanza straordinaria sulle società quotate potenzialmente oggetto di informazioni privilegiate. Savona potrebbe quindi richiedere chiarimenti formali sia a UniCredit sia a Banco BPM, imponendo la pubblicazione di un comunicato sulle intenzioni delle parti. L’eventuale silenzio costringerebbe i protagonisti a rinegoziare i tempi, scongiurando ulteriori fughe di notizie.
Le tre opzioni sul tavolo di UniCredit
Sul tavolo di Orcel, riferiscono fonti vicine al dossier, restano tre scenari. La prima opzione prevede un’OPA totalitaria in contanti e azioni, sostenuta dal robusto capitale accumulato dopo le due tranche di buyback 2023. In alternativa UniCredit potrebbe proporsi come partner industriale, rilevando soltanto le attività di credito al consumo e bancassurance di BPM, replicando il modello siglato con Alpha Bank in Grecia. Terza via, crescere per linee interne, attendendo le eventuali mosse di MPS.
Implicazioni per il settore bancario
Un’operazione UniCredit-BPM ridisegnerebbe gli equilibri del sistema bancario italiano, creando un player da oltre 1.100 miliardi di attivi e più di 4.500 sportelli, in grado di insidiare il primato domestico di Intesa Sanpaolo. I sindacati temono ricadute occupazionali, mentre Fitch stima sinergie lorde superiori a un miliardo annuo.
Altre notizie rilevanti
Il dossier si intreccia con le ultime notizie positive: il cda di Banco BPM ha appena approvato risultati trimestrali oltre le attese, con utile netto di 300 milioni, e UniCredit ha lanciato un bond senior green da un miliardo collocato in poche ore. Segnali che confermano la solidità dei rispettivi bilanci.
Conclusioni
Da Palazzo Mezzanotte l’attesa è palpabile: se Consob congelerà il dossier, la partita slitterà; in caso contrario Orcel dovrà scoprire le carte. Il mercato, intanto, scommette sulla terza banca italiana.